Energia solare: Modalità d’utilizzo

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casa solare

Energia solare: Modalità d’utilizzo

Sistemi passivi e sistemi attivi – La casa solare passiva

Sistemi Passivi

sistema passivo

Sfruttare l'energia solare può costare nulla se ci si pensa sin dalla fase di progetto della casa

I sistemi passivi sono quelli che si avvalgono di mezzi e accorgimenti strettamente integrati negli edifici occorre semplicemente pensarli e prevederli sin dalla fase di ideazione e progettazione della casa.

Il loro funzionamento non richiede fonti di energia esterne, ed i costi di realizzazione, se costruiti con l’edificio sono bassissimi se non addirittura nulli o pari al costo di un edificio senza tali accorgimenti.

Tali sistemi sono ad esempio quelli che prevedono l’uso di serre, lucernari, frangisole, superfici riflettenti, oppure strutture ad elevata inerzia termica, quali i muri di Trombe, i muri a cambiamento di fase e le pareti ad acqua.

Si utilizzano in pratica la naturale circolazione dell’aria calda/fredda, le caratteristiche dei materiali di costruzione e la giusta esposizione al sole.

I sistemi attivi

sistema attivo

Un sistema attivo può essere utilizzato come integrazione agli impianti di riscaldamento esistenti

I sistemi attivi sono quelli che si avvalgono di veri e propri impianti tecnici di supporto, con mezzi per captare, convertire, trasportare e utilizzare l’energia solare.

Sono, in pratica i sistemi a pannelli fotovoltaici e termici.

I pannelli fotovoltaici traformano direttamente l’energia solare in energia elettrica.

I pannelli (o collettori) termici trasformano, invece, l’energia solare in calore, che può essere sfruttato, ad esempio, per attivare turbine di speciali centrali elettriche, oppure per eseguire trattamenti industriali e agricoli, oppure ancora per produrre acqua calda sanitaria e riscaldare ambienti.

Guarda in altri articoli della CASA giusta, l’approfondimento tecnico di questo tipo di impianti di riscaldamento attivi.

La casa passiva

casa solare

Case solari passive bassi consumi e risparmio.

Costruire una casa confortevole richiede molta energia, sia per costruirla sia per mantenere buoni livelli di comfort. Una importante parte di essa può essere presa dal Sole attraverso un’accurata progettazione e l’utilizzo di tecnologie solari per produrre calore ed elettricità.

Tecnicamente le “case passive” sono tutti quegli edifici che presentano un particolare standard costruttivo basato sull’integrazione di tecnologie e materiali appropriati, che assicurano una sensibilissima riduzione dei consumi energetici.

Gli edifici passivi sono caratterizzati da un involucro altamente coibentato e privo di ponti termici, con ampie vetrate a sud, dotati di un sistema di ventilazione controllata con recupero di calore, sono in grado di sfruttare passivamente gli apporti solari e le sorgenti di calore interne (persone, apparecchiature, macchinari, illuminazione artificiale), senza necessitare di un impianto termico convenzionale per il riscaldamento invernale ma al limite solo di alcune fonti d’integrazione.

Le case passive sono edifici che hanno un fabbisogno annuale di riscaldamento ridotto tale da permettere l’assenza di un sistema di riscaldamento tradizionale: il calore necessario può essere apportato dall’aria immessa con il sistema di ventilazione. Per questo, l’effettivo valore del carico termico specifico deve essere minore o uguale a 10 W/m2 (Watt per metro quadrato di superficie netta riscaldata) anche nei giorni più freddi.

Per realizzare una casa passive bisogna rispettare limiti restrittivi in fase di realizzazione e progettazione:

  • Bassi valori U di trasmittanza(dispersione attraverso i materiali con cui e costruita) in funzione del clima
  • Esecuzioni prive di ponti termici
  • Eccellente tenuta all’aria dell’involucro edilizio, provata tramite test di pressione (Blower Door Test) secondo la UNI EN 13829
  • Vetrature con bassi valori U in funzione del clima con elevato grado di trasmissione della radiazione solare, in modo da permettere anche in inverno un guadagno termico netto
  • Finestre con bassi valori U in funzione del clima dotate di doppi vetri e sistemi di tenuta stagna
  • Se necessario, ventilazione con recupero termico (l’efficienza dello scambiatore dipende dal clima)
  • Dispersioni termiche minime per la produzione e la distribuzione di acqua calda
  • Utilizzo accorto della corrente elettrica

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